Marino: “Croce usata per dividere”
AVEVA DEFINITO “GIUSTA” LA MARCIA ANTIABORTISTA
E ora sulla strada verso il Campidoglio
(ri)appare la questione cattolica. Nella
città del Cupolone, a dividere i candidati basta
e avanza anche una marcia. Nel dettaglio, la
marcia nazionale per la vita, che domenica
scorsa a Roma ha visto circa 30mila persone in
corteo contro l’aborto e la 194. Dietro al crocifisso
su cui erano inchiodati tanti feti di plastica,
anche il sindaco Alemanno. Non c’era
invece il cattolico Ignazio Marino, che spiegava:
“Non voglio strumentalizzare un’iniziativa giusta. Sono per la difesa della vita in ogni
suo stadio, ma sono dispiaciuto
della presenza
di alcuni candidati”. Parole
che gli sono valse la
replica di Alemanno
(“Ero alla manifestazione
anche l’anno scorso”) e,
soprattutto, un attacco
da sinistra. Quello di Sandro
Medici, candidato
sindaco di Repubblica
Romana: “Trovo stupefacente e culturalmente
devastante che il senatore Marino definisca
giusta una manifestazione di legionari dell’in –
tegralismo clericale”. Quasi un paradosso per
il candidato Pd, a cui da destra rimproverano a
ritmo continuo il suo presunto laicismo. Proprio
il motivo dell’attacco dell’Avvenire , quotidiano
della Cei che ad aprile “salutò” la vittoria
alle primarie di Marino con due pagine
contro “la svolta a sinistra del Pd”, con tanto di
intervista all’assessore alla Scuola di Alemanno,
il ruiniano De Palo. […] Luca De Carolis – Il Fatto 14.maggio.2013
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